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La sindrome di alienazione parentale non esiste

Il Collegio, opportunamente, precisa che, in virtù delle perplessità manifestate dal mondo accademico internazionale, il Manuale diagnostico e statistico dei di­sturbi mentali (DSM) non riconosce la cd. Sindrome di Alienazione genitoriale (PAS) come malattia; prende atto del fatto che, vari autori spa­gnoli, all’esito di una ricerca compiuta nel 2008, hanno sottolineato la mancanza di rigore scientifico del concetto di PAS. Guarda, pure, agli studi del 2009 delle psicologhe C.B. e S.V., la prima spagnola e la seconda argentina (si tratta di: Consuela Barea e Sonia Vaccaro), le quali hanno sostenuto, in una pubbli­cazione autorevole, che la PAS sarebbe un “costrutto pseudo scientifico” («che, utilizzato in ambito giudiziario, genera situazioni di alto rischio per i minori e provoca un’involuzione nei diritti umani di bambine e bambini e delle madri che vogliono proteggerli»). Nell’anno 2010, inoltre, la Asso­ciacion Espanola de Neuropsiquiatria ha posto in evi­denza i rischi dell’applicazione, in ambito forense, della PAS, non diversamente da quanto già manifestato nei 2003, in USA, dalla National District Attorneys Association, che in nota informativa sosteneva 1’assenza di fondamento della teoria, “in grado di minacciare l’integrità del sistema penale e la sicu­rezza dei bambini vittima di abusi”. Cassazione Civ., sent. n. 7041 del 20.03.2013.